Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25 settembre 2025 della Legge 23 settembre 2025, n. 132, l’Italia si dota di un quadro normativo nazionale in Europa che disciplina sviluppo, adozione e governance dei sistemi di IA nel rispetto dei principi costituzionali e dei diritti fondamentali e in piena coerenza con l’AI Act europeo. organico sull’intelligenza artificiale.

La norma, entrerà in vigore il 10 ottobre 2025.

La legge si fonda su princìpi di uso antropocentrico, trasparente e sicuro dell’IA, con particolare attenzione a innovazione, cybersicurezza, accessibilità e tutela della riservatezza. Interviene in modo organico su più settori che possono beneficiare di questa nuova tecnologia – sanità, lavoro, pubblica amministrazione e giustizia, formazione e sport – prevedendo garanzie di tracciabilità, responsabilità umana e centralità della decisione finale di una persona fisica.

Sul piano della governance, la norma designa Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) quali Autorità nazionali competenti: ACN vigila – con poteri ispettivi – sull’adeguatezza e la sicurezza dei sistemi, AgID gestisce le notifiche e promuove casi d’uso sicuri per cittadini e imprese, in un quadro di coordinamento interistituzionale stabile.

Il provvedimento istituisce inoltre un meccanismo di programmazione strategica: la Strategia nazionale per l’IA sarà predisposta e aggiornata con cadenza biennale dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, con il supporto di ACN e AgID e il coinvolgimento delle principali autorità settoriali. A rafforzarne la trasparenza è previsto un monitoraggio annuale al Parlamento.

Per accelerare competitività e adozione, la legge attiva un programma di investimenti da 1 miliardo di euroa favore di startup e PMI nei campi dell’IA, della cybersicurezza e delle tecnologie emergenti, sostenendo trasferimento tecnologico e filiere strategiche.

L’Italia è il primo Paese UE con un quadro nazionale pienamente allineato all’AI Act. È una scelta che riporta l’innovazione nel perimetro dell’interesse generale, orientando l’IA a crescita, diritti e la piena tutela dei cittadini. Alle imprese diciamo con chiarezza: investite in Italia. Troverete una governance affidabile, regole trasparenti e un ecosistema pronto a sostenere progetti concreti in tutti i settori chiave del Paese”.

I punti chiave della legge

  • Principi e tutele: uso antropocentrico e sicuro; trasparenza, accessibilità e protezione dei dati.

  • Settori applicativi: sanità (centralità del medico, dati per ricerca), lavoro (osservatorio e dignità del lavoratore), PA e giustizia (supporto decisionale tracciabile), scuola e sport (formazione e inclusione).

  • Governance nazionale: ACN e AgID Autorità competenti; coordinamento presso la Presidenza del Consiglio; Strategia IA aggiornata ogni due anni e report annuale al Parlamento.

  • Sostegno all’innovazione: 1 miliardo di euro per startup e PMI in IA e tecnologie correlate.

Con l’approvazione odierna, l’Italia si dota di un quadro stabile e pro-innovazione, capace di accelerare l’adozione dell’IA a beneficio di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, allineando il Paese alle migliori pratiche europee e valorizzando le competenze nazionali.

Fonte: Governo Italiano – Dipartimento per la trasformazione digitale

LEGGE 23 settembre 2025, n. 132